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Magazine 2021

The Plan 135 [12-2021]

Patrik Schumacher | Stefano Boeri Architetti | GLUCK+ | Miralles Tagliabue EMBT | GEZA Architettura | Izquierdo Lehmann Arquitectos | D’Arcy Jones Architects | OMA New York | Piuarch

Ad aprire il numero sarà l’editoriale a cura di Patrick Schumacher, direttore di Zaha Hadid Architects. La sua sarà una riflessione dal titolo “gli sviluppi verticali ad alta intensità”. A quasi cent’anni dal modello di Ludwig Hilberseimer, la “Città Verticale” sarà al centro di una nuova rivoluzione urbanistica e gli edifici che la comporranno - i grattacieli - avranno la funzione di connettori sociali e non solo di semplici concentratori di uomini. Il tutto verrà arricchito da alcuni esempi: i progetti dello studio Zaha Hadid Architects. Assieme a Paolo Valerio Mosco, autore del libro “Viaggio in Italia - Architetture e Città”, andremo alla scoperta del progetto dello studio Stefano Boeri Architetti: il Complesso Residenziale “Ca’ delle Alzaie” a Treviso. Paolo Valerio Mosco, come in ogni suo articolo, non si limiterà a illustrare l’architettura portata in esempio, ma proporrà una sua riflessione sull’operato dell’Architetto Stefano Boeri.  Saranno ancora le parole del critico ad accompagnarci alla scoperta del “The Creative Hub”: gli uffici e lo stabilimento produttivo di Furla. I progettisti sono Stefano Gri e Piero Zucchi, dello Studio GEZA Gri e Zucchi Architetti Associati. che in questo progetto a Tavarnelle Val di Pesa (FI) giocano con l’ortografia del paesaggio per plasmare un’architettura che diventa parte del paesaggio stesso, arricchendolo.  Sempre in Italia racconteremo il Complesso Parrocchiale di San Giovanni Apostolo, a Ferrara, opera di EMBT Miralles Tagliabue. L’elemento caratterizzante di questa chiesa - così come nel progetto del Mercato di Santa Caterina a Barcellona - è la copertura: una scultura dall’andamento curvilineo e paraboidale. A Castelletto Sopra Ticino, in provincia di Novara, sarà descritta la Sede Techbau, realizzata da Piuarch.  Oltreoceano saremo accompagnati dall’articolo di Michael Webb che ci illustrerà la California House: una villa disegnata da GLUCK+ sulle colline di Los Angeles. Lo stesso autore ne esalta una qualità basilare: “l’equilibrata armonia fra aria e terra”.  Restando nella Città degli Angeli scopriremo il progetto firmato da OMA New York: il Padiglione Audrey Irmas. Un progetto dalla forte identità la cui forma ci consegna quattro prospetti differenti fra loro, ognuno con degli elementi caratterizzanti. La geometria, i colori, e i giochi di luci, consegnano alla città un’architettura protagonista. Vi parleremo, quindi, due complessi residenziali. Il primo è il “Pearl Block”, dello studio D’Arcy Jones Architects, realizzato a Victoria, nella British Columbia, Canada. Il secondo è il complesso “San Crescente”, a Santiago del Cile, firmato da Izquierdo Lehmann Architects.  Il viaggio del THE PLAN 135 si concluderà a Londra, fra le sculture lignee di Discovered: un progetto promosso dall’American Hardwood Export Council (AHEC) che ha riunito 20 giovani menti creative. La domanda di partenza è stata “come un oggetto può aiutare a combattere la solitudine della pandemia?”, le risposte sono delle sculture lignee che vi illustreremo.  Il numero 135 sarà particolarmente ricco di immagini fotografiche e di dettagli costruttivi da cui trarre ispirazione. La copertina è dedicata al Padiglione Audrey Irmas di OMA New York.

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The Plan 134 [11-2021]

Marcio Kogan | Michael Maltzan Architecture | Maya Lin Studio | Mónica Ponce de León Studio | MPdL Studio | Grimshaw Architects | Diller Scofidio + Renfro | Giuseppe Gurrieri | SIC | Weiss/Manfredi | OOPEAA

Il numero di Novembre di THE PLAN sarà un nuovo approfondimento nel mondo dell'Architettura. Il tutto attraverso progetti innovativi provenienti da ogni parte del mondo. Ad aprire il numero è l'editoriale dal titolo "Tassonomia dei Materiali secondo Studio MK27" in cui l'Architetto Marcio Kogan ci esporrà il suo linguaggio architettonico, dato dalla combinazione fra 4 elementi naturali e 7 materiali. Nella sezione Highlights di Michael Webb andremo alla scoperta di due architetture realizzate dallo studio Michael Maltzan Architecture, a Winnipeg, Canada. Architetture in grado di valorizzare quel quartiere artistico che sta sorgendo ai margini del campus universitario della città. Restando in Nord America ci sposteremo fino in Massachusetts per analizzare il progetto di rinnovamento della Biblioteca Neilson, in cui la designer Maya Lin si è relazionata con un edificio di stampo neoclassico, rinnovando il complesso con operazioni di sottrazione e contrapposizione. Sempre negli States visiteremo il Museo Baker, firmato dallo Studio Weiss / Manfredi, e lo United States Olympic and Paralympic Museum, pensato da DS+R in Colorado. Entreremo in uno dei tre padiglioni tematici di Dubai 2020: il Terra - Sustainability Pavillon, a firma di Grimshaw. Si tratta di un'architettura a impatto zero che promuove uno stile di vita sostenibile, in un clima estremo come quello desertico. La sua particolarità? Quella di catturare l'energia solare e di ricavare l'acqua dall'umidità dell'aria. Conosceremo il progetto di MPdL Studio per la Sede di Amanda Manufacturing, in cui la distribuzione, relativamente casuale, delle colonne plasma uno spazio del tutto particolare. Il viaggio proseguirà a Modica, in Italia, su una villa panoramica sospesa su pilotis, progettata da Giuseppe Gurrieri Studio. Infine l'ultima tappa sarà un complesso residenziale con chiesa a Tikkurila, in Finlandia, pensata dallo studio OOPEAA. La copertina del THE PLAN 134 è una fotografia dello United States Olympic and Paralympic Museum, scattata da Nic Lehoux.

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The Plan 133 [10-2021]

Werner Sobek | kevin daly Architects | Gehry Partners | Diébédo Francis Kéré | ElasticoFarm | Mass Design Group | 3ndy Studio | Matharoo Associates | SANAA Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa

Il numero di Ottobre di THE PLAN sarà un nuovo viaggio all'interno della sfera dell'Architettura. Scopriremo le ultime novità dal mondo e racconteremo alcuni dei progetti più importanti del momento. Cosa immaginano gli architetti e gli ingegneri di oggi quando progettano un complesso di costruzioni, paesaggi o infrastrutture che faranno parte del mondo del domani? Con questa domanda si apre l'Editoriale del THE PLAN 133, scritto da Werner Sobek, ingegnere e architetto tedesco, fondatore dell'Istituto per le Strutture Leggere e il Design Concettuale di Stoccarda e dello studio ingegneristico internazionale omonimo. La sua riflessione esorta i progettisti a sognare un’utopia realizzabile, con caratteristiche positive, figlia di un connubio fra coscienza e scienza. Nella sezione Highlights di Michael Webb conosceremo l’architetto americano Kevin Daly (kdA Architects): uno dei più interessanti progettisti che Los Angeles abbia avuto negli ultimi 30 anni. La sua grandezza? Quella di essere riuscito a realizzare progetti eterogenei fra loro, accomunati da tre fattori: 1) la soddisfazione delle esigenze del cliente, 2) il pieno rispetto del budget a disposizione, e soprattutto 3) la capacità di adattarsi alle condizioni climatiche locali. Resteremo in California per conoscere l'ultima opera dello studio Gehry Partners. Dopo il successo della Walt Disney Concert Hall, l'Archistar canadese torna a confrontarsi con la musica nel progetto per il Beckmen YOLA Center. Un progetto in cui si sceglie un registro più sobrio, sia in termini di costi che in forma. Dal Nord America all'Africa, per mettersi in viaggio assieme all’architetto Diébédo Francis Kéré e al fotografo Iwan Baan. Attraverso un taccuino, e l'obiettivo della macchina fotografica, scopriremo quelli che sono i frammenti di luce, e di vita, nelle antiche strutture del Burkina Faso, in un reportage che sarà arricchito da un'intervista a loro due. In Ruanda vedremo il Complesso Universitario realizzato a Kigali, nel quartiere urbano in cui si attestano poli dell’innovazione. Un progetto in cui le facciate in mattoni a vista incentivano un collegamento materico col territorio. Quindi in Italia, in Veneto. A Jesolo racconteremo un nuovo complesso, residenziale e commerciale, firmato da ELASTICOFarm, che ha la peculiarità di risaltare da un contesto litoraneo monotono e acquietante. E nel comune di Montorso Vicentino, per analizzare l'intervento di 3ndy Studio, nella nuova Sede Faeda. Sempre in Italia per il Bocconi Campus, firmato da SANAA, che si candida come punto di riferimento nella Milano del domani. Infine in India per un progetto straordinario e del tutto particolare: la villa dei 150 scalini verso il mare, ispirato all'antica tipologia dei pozzi indiani a gradini. Proprio a quest'ultima opera, figlia dell'estro creativo di Matharoo Associates, sarà dedicata la copertina del THE PLAN 133.

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The Plan 132 [09-2021]

SO - IL | Minarc | First Office | Fung + Blatt Architects | Design, Bitches | Amunátegui Valdés | Lehrer Architects | Taalman Architecture | La Más | Welcome Projects | Bohlin Cywinski Jackson | Miralles Tagliabue EMBT | Kéré Architecture | MAB Arquitectura | McLeod Bovell | Takaaki Fuji + Yuko Fuji Architecture | Gehry Partners

Mutazioni, metabolismi o metamorfosi: come si trasformano le città al bivio del nuovo secolo? A questa riflessione, resa ancora più attuale dalla pandemia, è dedicato l’Editoriale che apre THE PLAN 132, firmato da Carmen Andriani, architetto e docente all’Università di Genova, specializzata nella rigenerazione urbana. Segue l’Highlights di Michael Webb, in cui viene presentata un’iniziativa della città di Los Angeles che, per risolvere il problema della carenza di alloggi a prezzi accessibili, ha chiesto agli architetti di presentare progetti per unità abitative aggiuntive (ADU – Accessory Dwelling Unit), raccogliendo numerose proposte, tra cui la Pebble House dello studio SO–IL. Sempre di edilizia sociale, ma questa volta in Italia, si sono occupati MAB Architettura e Beretta Associati, che hanno progettato l’intervento di Moneta Milano. I due studi hanno infatti vinto il contest Progetto 10.000 per la realizzazione di 310 alloggi, un co-living e spazi comuni, concepiti mettendo al centro l’idea di comunità. Tornando negli Stati Uniti, ha come sfondo l’iconico quartiere di Tribeca, nella parte sud di Manhattan, la ristrutturazione di un appartamento all’interno del grattacielo Jenga. Qui lo studio Bohlin Cywinski Jackson ha ridisegnato gli interni della residenza, rispettando la dinamica di forza espressa dalla torre in cemento e vetro di Herzog & de Meuron. Struttura in acciaio e interni in legno, invece, per la casa-studio degli architetti Takaaki e Yuko Fuji a Tokyo, nel quartiere di Shibuya. Protagoniste dell’edificio sono le bay-window, che, impilandosi, definiscono il volume e gli spazi al suo interno. Passando dal paesaggio antropizzato a quello naturale, il tema progettuale diventa quello dell’integrazione tra architettura e natura, alla base del concept dello studio McLeod Bovell Modern Houses per la BlackCliff House a West Vancouver. La casa, costruita su una scogliera, è compresa tra le Montagne Costiere e l’Oceano Pacifico, su cui si apre con ampie vetrate. La copertina di THE PLAN 132 è dedicata al grattacielo The Tower di Frank O. Ghery, che svetta nello skyline di Arles, in Francia, con i suoi 56 m di altezza. La torre, costruita con oltre diecimila blocchi di acciaio inossidabile e una cinquantina di scatole in vetro, accoglie spazi espositivi, uffici, una biblioteca e una caffetteria. È organizzato invece con una pianta diffusa composta da diversi volumi bassi, disposti secondo uno schema a recinto aperto, il progetto di Kéré Architecture per il Burkina Institute of Technology a Koudougou, che si fonda sull’utilizzo di materiali da costruzione e tecniche operative locali. Infine, è tutta dedicata al legno e al design la mostra “MIRALLES. Perpetuum Mobile”, curata da Benedetta Tagliabue e Joan Roig i Duran, allestita al Disseny Hub di Barcellona in occasione del ventesimo anniversario dalla scomparsa dell’architetto catalano Enric Miralles. L’esposizione raccoglie più di 20 arredi, tutti in legno, che Miralles aveva disegnato per la sua ultima casa, concepita come uno spazio in continuo movimento.

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The Plan 131 [06-2021]

SO - IL | MCA - Mario Cucinella Architects | Labarca Martinez Architects | Morphosis | Labics | Gehry Partners | Olin | Geosyntec Consultants | Studio Zhu-Pei | Piuarch

Manuelle Gautrand e il suo studio sono stati invitati all’edizione 2022 della Biennale Internazionale di Design di Saint-Étienne dal titolo “Bifurcations”. Nel nostro editoriale l’architetta ci racconta i sette progetti che verranno esposti nella Chiesa di Saint Pierre a Firminy, approfondendo in ciascuno di essi il tema dell’evoluzione urbana, delle sfide ambientali e, la questione dello spazio pubblico.
In Viaggio in Italia, Valerio Paolo Mosco, racconta lo studio Piuarch attraverso i suoi progetti e le sue origini. I quattro architetti fondatori dello studio riprendono lo stile di Vittorio Gregotti, presso il quale negli anni '90 si sono formati, ma come ricorre spesso nell'eclettica architettura italiana questa continuità dialettica sembra nutrirsi di effrazioni rispetto al canone ereditato: eclettismo nella continuità. 
In controtendenza con le opere di urbanizzazione ad alta densità dei centri urbani della Cina, il Centro per le arti performative Yang Liping crea un legame con il contesto. L’opera dello Studio Zhu-Pei ricerca connessioni materiche con l’habitat naturale circostante con l’obiettivo di preservare e promuovere lo spirito e l’identità culturale della regione.
 Il masterplan 2021 per la rivitalizzazione del Los Angeles River ha l’obiettivo di risanare l’area creando ecosistemi sani e interconnessi. Per realizzare tutto questo il sindaco di Los Angeles si è affidato ad un gruppo di professionisti di eccellenza: Gehry Partners, Geosyntec Consultants e OLIN. 
Lo studio SO – IL propone un progetto per lo sviluppo di abitazioni verticali in Messico che mira a compensare l’espansione incontrollata della città. Las Americas Social Housing vuole migliorare la qualità di vita e il benessere dei residenti della città di León evitando lo sprawl incontrollato. 
Hanking Center Tower è il progetto di Thom Mayne, direttore dello studio Morphosis, che sfida la fisica e i record. Con i suoi 360 metri d’altezza, non solo si classifica come la torre in acciaio più alta della Cina, ma rappresenta anche un’icona per il fiorente distretto di Nanshan a Shenzhen. 
Un salto di specie è quello proposto dallo studio MC A Mario Cucinella Architects con il suo Prototipo TELCA. Un edificio capace di dimostrare da una parte la maturità raggiunta dalla tecnologia della stampa 3D per l’edilizia, e dall’altra la validità del ragionamento riguardante l’approccio dell’economia circolare in ambito architettonico. 
Il progetto Pantheon House di Labics si affida ad un telaio ordinatore in stile giapponese per trovare una crasi tra la leggerezza geometrica lineare orientale e il senso della materia e del chiaroscuro romano. 
A Pucón, in Cile, Casa Trancura di Labarca Martinez è disegnata per consentire ai proprietari di godere di tutta la bellezza circostante, che va dal fiume Trancura alla riserva naturale di Villarrica.

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The Plan 130 [05-2021]

Jeanne Gang | Lorcan O'Herlihy Architects - LOHA | NADAAA | Bidard & Raissi | John McAslan + Partners | Takeshi Hirobe Architects | Francesco Pascali | dell’agnolo kelderer architekturbüro | AREA | ML Architettura | Golden Goose

Apre il numero l’Editoriale di Jeanne Gang sulla necessità di rivalutare l’architettura Brutalista anche come assunzione di un ruolo responsabile nei confronti dell’ambiente. Michael Webb per Highlights approfondisce le strette relazioni tra architettura e comunità attraverso il progetto Granville 1500 di LOHA (Lorcan O’Herlihy Architects) a Los Angeles in California. NADAAA in collaborazione con Bidard & Raissi riflette sulla capacità del paesaggio di influenzare l’architettura. L’innovazione sanitaria è al centro del progetto di John McAslan + Partners: Health Innovation Hub, Università di Lancaster, una dimostrazione della capacità dei progetti di qualità di adattarsi al cambiamento e di indirizzarlo. A Shizuoka in Giappone Takeshi Hirobe Architects realizza la residenza “Phase Dance”, un’architettura che rappresenta un nuovo equilibrio tra mondo naturale e mondo artificiale. Villa Ca’ Gioia è il nome dell’abitazione progettata da Francesco Pascali Architetto che si inserisce tra la storia e il territorio locale. Un cubo posto al centro della piazza ovale è il segno che contraddistingue la Cantina Bolzano di dell’agnolo kelderer architekturbüro, un edificio costruito al limitare del tessuto urbano bolzanino che addensa valori e significati simbolici. Lo studio AREA (Architecture Research Athens) reinventa la casa vacanze con un progetto concepito per indagare le forme dell’ozio perfetto. Infine la sede di Golden Goose progettata da ML Architettura, una metamorfosi architettonica che sfrutta con intelligenza le opportunità strutturali, trasformandole in un’opera di architettura contemporanea.

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The Plan 129 [04-2021]

Tony Joseph | Labics | Kanva | TJAD | Rurban Studio | Piraccini + Potente Architettura | Robert Hutchison Architecture | JSa Architects | bonetti/kozerski architecture | Malfona Petrini | Steven Holl Architects

È ancora possibile la convivenza tra architettura e natura? Questa la domanda che si pone Tony Joseph dello studio STAPATI nell’editoriale di #THEPLAN129. In Viaggio in Italia, Valerio Paolo Mosco incontra l’architettura autonoma dello studio Labics, per un dibattito di caratura internazionale. Sostenibilità e natura guidano l’intero numero. Da Biodome, il museo vivente dello studio canadese KANVA e NEUF architect(e)s, al Museo della dinastia Xia a Erlitou di TJAD / Rurban Studio. Dal progetto di Piraccini+Potente Architettura, che rilegge e reinterpreta in modo innovativo la tradizione del territorio di Cesena, alla rielaborazione della tradizione compositiva del moderno con “la casa sul bosco” di Malfona Petrini Architetti, fino alla ricerca della totale simbiosi tra architettura e ambiente naturale nel progetto di Robert Hutchison Architecture e JSa. Non solo natura, ma anche arte con l’architettura viva e monumentale, che riscrive il lessico delle gallerie d’arte a Manhattan: Pace Gallery di Bonetti/Kozerski Architecture; o lo straordinario progetto in equilibrio tra luce e leggerezza di Steven Holl Architects: Winter Visual Arts Building, Franklin & Marshall College.

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The Plan 128 [03-2021]

Lorcan O'Herlihy Architects - LOHA | Atelier(s) Alfonso Femia | Barreca & La Varra | OPEN Architecture | Behnisch Architekten | RMA Architects | Henley Halebrown | Shinberg.Levinas Architects | PBDW Architects | Marx/Ladurner Architekten

The Plan 128 si apre con un approfondimento editoriale di Lorcan O’Herlihy sulle relazioni tra “abitazione” e “sociale”. A seguire, Barreca & La Varra propongono una misurata lezione progettuale per comprendere i comportamenti idonei dell’arte di costruire.
Il focus del numero di questo mese sono le scuole. Atelier(s) Alfonso Femia ci racconta quale sarà la nuova visione architettonica per la scuola italiana di domani. OPEN Architecture a Shangai ci mostra come è possibile diffondere un complesso scolastico all’interno di un villaggio. Un’architettura altamente performante per imitare al meglio la natura è quella proposta da Behnisch Architekten per il Science and Engineering Complex, Harvard University. RMA Architects si sofferma sulla permeabilità sia materica sia compositiva nella School of Arts and Sciences, Università di Ahmedabad. Henley Halebrown ci riporta al formalismo ordinato, proponendo un progetto ibrido nel Regno Unito che rappresenta la sua cifra stilistica. La dimensione pubblica prima di tutto, nel progetto urbano e contemporaneo della scuola elementare realizzata da Shinberg.Levinas Architects a Washington D.C. Autonomia, indipendenza e riconoscibilità sono le tre chiavi di lettura per interpretare il progetto Cooke School & Institute di PBDW Architects. Infine Marx/Ladurner Architekten progetta la scuola primaria di una piccola comunità altoatesina, una dimensione domestica in equilibrio tra vecchio e nuovo.

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